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Macerata
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Loggia dei mercanti

Piazza della libertà

Logge_dei_mercanti.jpeg

Come rilevato dal nome, la loggia era il luogo deputato ai commercianti, dove potevano esporre le proprie mercanzie ed effettuare contrattazioni.
Costruita tra il 1504 e il 1505 per volere del cardinale Alessandro Farnese, il futuro papa Paolo III. Per questo, sulla loggia, in un’iscrizione è ricordato papa Giulio II, ovvero colui che ricopriva il ruolo di vescovo di Roma l’anno in cui l’opera fu completata. L’architetto della loggia fu Cassiano a Fabriano, in realtà un capomastro promosso proprio per questo lavoro: l’eleganza dell’edificio, tuttavia, lascia immaginare un possibile disegno originale di un altro autore, forse quello stesso Giuliano da Maiano contattato per il vicino Palazzo del Governo.
Nel 1641 la loggia fu tamponata nel piano superiore per ospitare le stanze private del governatore; successivi lavori eseguiti nel 1905 riportarono la loggia all’aspetto originario.
Tra le opere più belle di Macerata, la loggia è un esempio di arte rinascimentale nella città. Di pianta rettangolare, posta perpendicolare rispetto al palazzo del governo, consta di due archi a tutto sesto sul lato corto e tre sul lato lungo, sostenute da colonne e da mezze colonne addossate al pilastro angolare; lo stesso schema si ripete anche per il piano superiore. Sopra la fascia di laterizi che divide i due piani, si stende una modanatura a mo’ di cornice, in cui si celebra il committente Alessandro Farnese, con alcune piccole nicchie che un tempo probabilmente contenevano gli stemmi del cardinale, oggi perdute.

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